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D‘ANNA GIULIO
 
ARTISTA OPERE MOSTRE IN ASTA
 

Giulio D‘Anna Giulio D‘Anna (Villarosa - Enna, 28-8-1908 - Messina, 18-11-1978) alla morte prematura del padre, con la madre da Villarosa si trasferisce a Partinico, in provincia di Palermo, inserendosi presto nel mondo intellettuale palermitano attraverso il fratello maggiore Giacomo, che lavora nella Libreria Trimarchi. E così, probabilmente, conosce il giovanissimo Guttuso, al quale poi, a Messina, organizza una delle prime mostre e che allora è vicino all‘ambiente futurista palermitano capeggiato dal maestro Pippo Rizzo. Quando il fratello si trasferisce a Messina, a lavorare alla Libreria Principato, Giulio lo segue, venendo a contatto con il vivace ambiente futurista della città, capeggiato da Jannelli, Nicastro e Vann‘Antò: alla Principato Depero espone nel ‘26 con molto successo i suoi fantasiosissimi cuscini ed arazzi. Questo ambiente lo attrae molto indirizzandolo, da autodidatta, all‘esplorazione della tecnica pittorica futurista soprattutto in ambito aeropittorico. A Roma e a Milano incontra Marinetti, che visita la sua prima personale messinese nel ‘31 alla Galleria Vittorio Emanuele e presenzia all‘inaugurazione della personale del ‘33 nella Hall del Grand Hotel. Ma è anche vicino a Giacomo Balla, a Depero e a Carrà. Nel ‘31 espone pure alla Galleria Pesaro e nella I Mostra futurista di Aeropittura e di Scenografia della Camerata degli Artisti di Milano, a Trieste nella I Mostra triestina di Pittura e Aeropittura futurista, a Gorizia nella Mostra internazionale d‘Arte coloniale, promossa dall‘Ente Autonomo della Fiera di Tripoli, per la quale partecipazione ottiene un diploma. Nel 1932 è invitato su sollecitazione di Luciano Nicastro e Guglielmo Jannelli a Vittorio Corona e a Pippo Rizzo, alla III Esposizione del Sindacato regionale fascista delle Belle Arti di Sicilia; nel 1936 è presente alla VII Sindacale, organizzata a Siracusa e nel 1941 alla X di Palermo. Nel ‘33 capeggia a Messina uno dei nuovi Gruppi indipendentisti futuristi ed è a Firenze alla I Mostra intersindacale d‘Arte organizzata per la Primavera fiorentina e nella I Mostra Nazionale Futurista di Roma; nel ‘34 e nel ‘36 è a Venezia alla XIX e alla XX Biennale, primo pittore messinese ad esservi invitato. La sua partecipazione è sostenuta da Marinetti, che lo stimola a produrre "tipiche e piuttosto grandi aeropitture". Il suo quadro, Amanti nello spazio, esposto nel ‘34, è acquistato dalla Confederazione Nazionale Professionisti e Artisti, per destinarlo ad una Galleria d‘Arte Moderna: oggi è disperso. Nel ‘35 è a Roma alla II Quadriennale con Metamorfosi cosmica, a Parigi alla Mostra italiana, dove vince un premio come pittore più giovane e a Messina nella III Mostra d‘arte siculo-calabra con una personale. E‘ probabilmente a Palermo nella grande Mostra di Aeropittura e Arte Sacra, allestita da Prampolini nel Ridotto dei Teatro Massimo nel 1935. Negli anni Trenta, D‘Anna collabora con disegni alle riviste messinesi "Volontà" e "Ponte" e a "La Gazzetta di Messina", ma anche ad alcune riviste nazionali. Dopo il lungo silenzio della parentesi bellica, nei primi anni Cinquanta, quando il fratello Giacomo trasferisce a Firenze la sede della casa editrice D‘Anna, Giulio resta a Messina a dirigere la Libreria, che diviene un punto di riferimento per gli intellettuali della città, insieme con la Libreria dell‘Ospe di Saitta. Ritorna ad uscire in pubblico e dal 1953 al ‘76 le sue mostre personali e collettive si succedono con scansione regolare a Messina, Palermo, Napoli e Roma. (A.M. Ruta)

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